L'arte del racconto teatrale

laboratorio diretto da Fabrizio Saccomanno e Gigi Gherzi

costo 50 euro (+10 euro per la tessera Scenica Frammenti
dal 12 al 14 luglio

Il teatro nasce dal rito e dalla necessità di raccontare. La parola dell’aedo racconta storie che permettono a un popolo di riconoscere le proprie radici e la propria cultura. La dimensione del rapporto col pubblico è quella di un cerchio, dove è possibile per ognuno sentire che quel racconto lo rappresenta, che gli sta svelando la natura delle cose.

Oggi il racconto teatrale, ancora con più forza, è arte e pratica di rapporto con un pubblico e con le grande storie che attraversano il presente. In questo seminario lavoreremo su storie che vengono da un paese lontano, il Kurdistan. Storie che illuminano il nostro presente, universali nel parlare di vita, di morte, di sfide, scommesse, utopie, beffe, avventure. Storie che a narrarle aprono spazi d’anima e d’invenzione. Storie, che a farle proprie, diventano patrimonio prezioso personale e collettivo.

Storie diverse e di natura diversa. Lavoreremo su fiabe, semplici, inusuali, spiazzanti. Lavoreremo a raccontare partendo da fotografie e video, perché ogni racconto d’immagine nasconde al suo interno un racconto di parole, esattamente come ogni racconto personale lavora su una lucidissima grammatica d’immagini da far vivere nel cuore dello spettatore. Lavoreremo su interviste e storie di vita, che il racconto permette di rendere epico e universale quello che nasce come esperienza privata e personale, ma che in quella dimensione non vuole più rimanere.

Lavoreremo su storie epiche, cercando le chiavi per cui anche le grandi storie di sfida e di combattimento possono reagire alle corde e alle emozioni più personali dei partecipanti al seminario.

Ritrovarsi attorno alle storie per ritrovare la natura di un teatro antichissimo e contemporaneo. Una proposta semplice, rivolta a tutti, come rivolta a tutti è la poesia che dalle storie promana.

Ha studiato Antropologia Culturale presso l’Università di Roma. Attore, regista e pedagogo teatrale dal 1998.

Ha recitato in molte delle produzioni dei Cantieri Teatrali Koreja: Doctor Frankenstein, La Passione delle Troiane, Il Calapranzi, Molto rumore per nulla, Dimissioni dal Sud, Brecht’s dance, Chart-to-line (Cartoline), Quel diavolo di un Bertuccia, La Crociata dei bambini,  Acido fenico.

Nel maggio 2007, all’interno del progetto “Scena Nomade” ha diretto insieme a Salvatore Tramacere un Workshop teatrale con i giovani della comunità Rom di Smederevo (Serbia) ed i giovani attori della compagnia Pathos sempre di Smederevo, realizzando lo spettacolo Brat presentato in tournée in Serbia (Šabac, Gimnazija, Smederevo, Belgrado), a Skopje all’interno della Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo e poi in Italia (Festival di Napoli, Milano, Lecce, Sicilia).

Per molti anni ha diretto la scuola di teatro dei Cantieri Teatrali Koreja “Pratica in cerca di teoria”. Negli stessi anni ha condotto diversi laboratori nelle scuole e nelle carceri.
Nel 2012 è regista dello spettacolo La visita della vecchia signora di Friedrich Dürrenmatt, con i 18 allievi del laboratorio annuale permanente “Pratica in cerca di teoria”.
Nel 2013 lavora in una produzione di Giorgio Barberio Corsetti La guerra di Kurukshetra come narratore/attore.
Nel 2014 è protagonista insieme a Fabrizio Pugliese dello spettacolo Katër I Radës di Francesco Niccolini prodotto da Thalassia.
È autore, regista e interprete della performance VIA – epopea di una migrazione.
È coautore e interprete di Iancu, un paese vuol dire, scritto a quattro mani insieme a Francesco Niccolini.
Nel 2014 scrive realizza e interpreta lo spettacolo Shoah, Frammenti di una ballata. Lo spettacolo è promosso dal Consiglio regionale della Puglia e prodotto da FARM in occasione della Giornata della Memoria 2015. In scena insieme a Fabrizio Saccomanno il musicista albanese Redi Hasa, autore delle musiche originali dello spettacolo.
In maggio 2015 fonda la compagnia URA Teatro insieme all’attore e regista Fabrizio Pugliese.
Ura Teatro produce lo spettacolo Gramsci, Antonio detto Nino sulla parabola umana e tragica di Antonio Gramsci. Lo spettacolo è scritto insieme a Francesco Niccolini.
Produce inoltre Per Obbedienza, spettacolo con Fabrizio Pugliese sul mistero che accompagna la vita di San Giuseppe da Copertino. Lo spettacolo scritto da Francesco Niccolini e Fabrizio Pugliese e diretto da Fabrizio Saccomanno, ha vinto il bando “I Teatri del Sacro”.
Nell’estate del 2015 è actor coach per il Film “La guerra dei Cafoni”, con la regia di Davide Barletti e Lorenzo Conte, produzione Minimum Fax.

La compagnia Ura Teatro si occupa anche di formazione e teatro comunità in varie località del salento.

Fabrizio Saccomanno

Attore e regista

Gigi Gherzi nasce a Milano nel 1955.

Inizia la sua attività teatrale negli anni 1974-1977 all’interno del movimento dei teatri di base..

Nel 1989 incontra Roberto Corona e Monica Mattioli con cui forma la compagnia Corona-GherziMattioli con cui realizza come regista e autore Arbol (1989) vincitore del Premio Scenario 1989, Ari-Ari(1993), vincitore del Premio ETI-Stregagatto 1994Periferico Otto(1995), Muneca (1998), Premio ETI-Stregagatto 1998.

Nel suo percorso artistico ha collaborato come regista e drammaturgo con Assemblea Teatro di Torino, Pandemonium Teatro di Bergamo, il gruppo La Ribalta di Merate, il Teatro Mummpitz di Norimberga, il Teatro Stabile di Norimberga, il gruppo I Teatrini di Napoli, la cooperativa Teatro del Buratto di Milano, la cooperativa Alfieri-Mago Povero di Asti, i gruppi Quelli di Grock Alma Rosè di Milano, il gruppo Cantieri Koreja di Lecce, il Collettivo Dionisi di Milano, il gruppo Cerchio di Gesso di Foggia, il progetto Memoria del presente di Milano, il gruppo Terramare Teatro di Presicce (Lecce) il Teatro dell’Argine di San Lazzaro (Bologna).

Negli ultimi anni sviluppa un’attività pedagogica rivolta in particolare al tema della drammaturgia, della formazione dell’attore, della scrittura creativa, del lavoro sull’immaginario infantile.

Tiene negli anni seminari e workshop su questi temi presso la Casa degli Alfieri di Asti e la Civica Scuola d’Animazione Pedagogica del Comune di Milano, per conto dell’Ente Teatrale Italiano, presso Il Master  per operatori teatrali nel sociale di Torino, per la scuola teatrale Campo Teatrale di Milano(2002-2008) dove ha aperto il progetto di pedagogia teatrale sperimentale La bottega dell’attore-autore, per il teatro Al Harah di Betlemme (Palestina).

Sviluppa in questi anni una costante attività di teatro nel sociale, con lavori all’interno del carcere, di centri di aggregazione giovanile e dei Centri Sociali Autogestiti. Collabora dal 2006 con l’ITC Teatro di San Lazzaro-Teatro dell’Argine alla direzione artistica del progetto “La scena dell’incontro” sul rapporto tra produzione artistica contemporanea e culture migranti.

Nel 2003 e nel 2008 per la casa editrice “Sensibili alle foglie” sono usciti i suoi romanzi “Tuani”e “Pacha della strada”.

Gigi Gherzi

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