Presentazione di Collinarea Festival del Suono 2023

05 Mag 2023

COLLINAREA FESTIVAL DEL SUONO XXV edizione 2023

Borghi di Lari e Santa Luce
dal 11 al 29 luglio

 

Collinarea Festival del Suono è stato riconosciuto nel 2022 dal Ministero della Cultura quale Festival Multidisciplinare e rappresenta il principale appuntamento estivo organizzato da Sartoria Caronte.

Si svolge nel mese di luglio nel borghi medievali di Lari e Santa Luce (PI).

Il Festival è legato alla musica, al suono e alle nuove tecnologie con uno sguardo al teatro e alla danza nell’idea della più ampia accezione di multidisciplinarietà. In questa ottica, hanno grande rilevanza i laboratori e la parte formativa, anche come  veicolo di inclusione degli abitanti del territorio, attraverso percorsi dedicati ai luoghi e alla loro memoria.

Dal 2020 Sartoria Caronte e Collinarea Festival del Suono si sono dotati di Connessioni©, innovativa infrastruttura tecnologica a servizio dello spettacolo dal vivo, che rende la manifestazione, e il luogo che la ospita, unici nel panorama internazionale dello spettacolo, potendo proporre per la prima volta lo spettacolo ubiquo, ovvero un evento che si svolge contemporaneamente in vari luoghi del borgo e può essere usufruito dagli spettatori, in egual modo, da qualsiasi location, grazie al video e al suono immersivo.

Dal 2022, da una proposta di Mirco Mencacci, nasce all’interno del festival la sezione dedicata al “Suono”: una piattaforma annuale di incontro e condivisione tra i settori che si relazionano direttamente o indirettamente a suono, rumore e vibrazione, un appuntamento in cui è possibile confrontarsi e discutere degli effetti negativi del rumore in contrapposizione a quelli positivi del suono, in tutte le sue espressioni. All’interno di questa sezione, oltre agli eventi spettacolo, vengono raccolti nuovi dati e proposte per la riduzione dell’inquinamento acustico, il miglioramento degli ambienti acustici in cui viviamo e lavoriamo, la salvaguardia delle aree quiete e la bonifica di quelle inquinate e il miglioramento delle tecnologie per la fruizione del suono. Il progetto gode della collaborazione con varie università nazionali e internazionali e vede la presenza di ricercatori e scienziati da tutto il mondo con incontri pensati in modo inclusivo attraverso un linguaggio capace di arrivare a tutti, con l’obiettivo di rendere fruibili le tematiche fondamentali solitamente esposte in modo tecnico e difficilmente comprensibili ai non addetti ai lavori.

Collinarea Festival del Suono è la principale vetrina delle attività di Sartoria Caronte, rappresenta lo spazio in cui ciò che viene praticato in progettazione, ricerca e creazione viene portato “in scena” e mostrato al pubblico e agli operatori.

Il programma 2023 prevede la realizzazione di oltre 21 spettacoli, 2 produzioni, 3 coproduzioni, 4 prime nazionali, tra musica, teatro e danza.

La venticinquesima edizione del Festival vede il suo inizio, l’11 luglio,  con un’anteprima dedicata a Sogno d’una notte di Mezza Estate di William Shakespeare, messo in scena dalla Compagnia Lab SF. Dal 13 al 16 luglio prenderà vita la sezione incentrata sul “Suono”, dedicata a Gianni Pavan, con un programma di spettacoli, incontri e laboratori a partire dal concerto di Matteo Mancuso, uno dei più talentuosi chitarristi a livello internazionale; seguiranno Giovanni Baglioni, altro grande virtuoso della chitarra; il pianoforte di Rita Marcotulli, vera eccellenza italiana; Monica Demuru e Cristiano Calcagnile nel loro splendido progetto dedicato a Pasolini; Federica Gennai, Francesco Landucci, Carlo Garof; gli incontri con gli scienziati, ingegneri e ricercatori Eulalia Peris (esperta di rumore ambientale dell’Agenzia europea dell’ambiente), Cesare Stefanini (professore di Bioingegneria e Preside della Classe di Scienze Sperimentali alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa), Carlo Ventura e Daniele Gullà (Università di Bologna), Simone Torresin (ricercatore al Dipartimento di ingegneria civile ambientale e meccanica dell’Università di Trento), Carla Ancona (epidemiologa ambientale al Dipartimento di epidemiologia del Servizio Sanitario Nazionale della Regione Lazio), Walter Coppola (metodo Tomatis), Gianluca Memoli (professore all’Università del Sussex, dipartimento di ingegneria e informatica. Scienziato delle bolle), Dario Paini (ingegnere acustico), Ricardo Hernandéz Molina (professore dell’Università di Cadice), Gaetano Licitra (professore di Fisica Acustica Università di Pisa Dip. Scienze della Terra, Membro del Gruppo esperti Commissione Europea sull’inquinamento acustico). Il Festival del Suono conferirà il “Premio Sonic Award” al miglior progetto sonoro per qualità, originalità, ricerca, innovazione, immersività, purezza, capacità di evocare il reale e infondere benessere.  

La sezione multidisciplinare si svolgerà dal 18 al 24 luglio  con la violinista e attrice Marta Pistocchi; lo “sperimentatore” teatrale Michele Cremaschi; poi la danza, con Barbiero/Buscarini/D’Angelo, Giorgia di Giovanni e Balletto Civile e il talento ungherese di Milan Ujvari; Teatro dei Navigli e il loro spettacolo di piazza con carro scenico, Pierfrancesco Mucari e la ricerca sonora del sax, il Teatro delle Bambole nella doppia veste di formatori e interpreti; le produzioni e coproduzioni, a partire dall’allestimento di MA’AM Butterfly, una parodia della celeberrima opera pucciniana con band e orchestra, per proseguire con IntimInnesti, ovvero Vavassori/Colombo in un’opera teatrale per l’infanzia; la Compagnia Lab con giovane e tagliente freschezza, esempio di come nella programmazione troveranno ampio spazio artisti emergenti che trovano in questo festival la vetrina ideale per farsi conoscere. Collinarea Festival del Suono terminerà il 28 e 29 luglio con il progetto Connessioni©, ovvero la realizzazione dello spettacolo ubiquo con  la messa in scena, in prima , di Turandot – Ombra della Luce. Una grande produzione che vede in scena l’Orchestra del Teatro Goldoni di Livorno, diretta dal Maestro Mario Menicagli, una pianista, una band rock composta da sei elementi, un coro teatrale “cittadino” di trenta persone, il Coro Lirico Toscano con quaranta elementi, undici attori, per una invasione dell’intero borgo.

E’ noto come Collinarea Festival del Suono vada ben oltre la programmazione di spettacoli e concerti, portando una foltissima proposta di laboratori teatrali e musicali, performance, incontri e mostre distribuiti nelle varie location del borgo e l’ospitalità di artisti con progetti legati al territorio e alla sua memoria che vedono il coinvolgimento degli abitanti e delle eccellenze del luogo.

Il borgo di Lari sarà allestito e reinventato a livello scenografico integrando l’architettura e trasformando il luogo in una sorta di “città spettacolo” che vivrà in questa ambientazione tutti i giorni e le notti del Festival. Vi sarà possibile trovare luoghi di ascolto, di silenzio, di visione, ma anche di ristoro, di svago e divertimento attraverso progetti quali “Navicella Sonora” e “Collinarea Restaurant”, un’apposita installazione gastronomica a tema nella piazza centrale per il prima e dopo festival.

Collinarea Festival del Suono collabora a livello produttivo con importanti realtà del panorama nazionale ed internazionale quali Fabbrica Europa, Toscana Produzione Musica, Prima Onda Festival, Vidart, SAM Studio, Fondazione Festival Pucciniano, Wavents.

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